Pensare a come ridurre le future tasse di successione è una strategia molto importante nella pianificazione patrimoniale, specialmente quando si desidera trasferire il proprio patrimonio agli eredi in modo efficiente fiscalmente, possibilmente limitando liti familiari.

Di strumenti a nostro supporto ne esistono molti, alcuni dei quali dedicati alle situazioni più complesse e tipicamente imprenditoriali, quali il trust, piuttosto che il patto di famiglia o la costituzione di una holding.

Ma chi ha grandi patrimoni spesso è già abbastanza sensibilizzato e cosciente dei rischi ai quali va incontro il suo patrimonio, magari consigliato dal suo stesso commercialista o notaio di fiducia. Tuttavia, qualche volta anche chi ha una palese esigenza di pianificare tende a rimandare perchè, specie in Italia, esiste una certa riluttanza nell’affrontare certi argomenti, anche per motivi banalmente culturali e scaramantici. L’imprenditore spesso non considera nemmeno l’ipotesi che non sia più lui a condurre la sua azienda, neanche se ha 99 anni !

In pratica l’imprenditore è cosciente del problema, ma spesso non ha qualcuno che lo aiuti a mettere in pratica le soluzioni.

Al contrario, immaginiamo un comune risparmiatore che ha faticosamente messo da parte un piccolo patrimonio, in parte immobiliare ed in parte investito finanziariamente, con moglie e 3 figli, perchè dovrebbe pensare a fare una pianificazione successoria? In fondo, direbbe lui “quando io sarò morto andrà tutto a loro, perchè complicarci la vita adesso? “.

In pratica non si pone neanche il problema.

Tra l’altro in Italia la legislazione (almeno per ora ) è piuttosto clemente riguardo al tema successorio, franchigia ed aliquote sono a livello di paradiso fiscale se confrontati ai paesi nostri cugini in Europa. In uno Stato dove il debito pubblico cresce inesorabilmente ed il PIL stenta a seguire il passo, siamo sicuri che non vengano modificate (in peggio) le regole del gioco?

Ma se anche le regole rimanessero queste, questo ipotetico signore ha una mezza idea di cosa è la Comunione Ereditaria e quali costi comporta un frazionamento di un patrimonio immobiliare? Si è posto per caso il problema di capire quali delle sue attività finanziarie rientrano nell’asse ereditario e quali no? Ha valutato la possibilità di redigere un testamento per dare indicazioni circa il futuro del suo patrimonio, faticosamente creato e custodito in tanti anni ?

Purtroppo, anche se a volte sembra tutto semplice, nella pratica le cose vanno diversamente e se non si è fatta una adeguata pianificazione, con l’aiuto di uno specialista, si va incontro ad impreviste ed evitabili tasse ed a liti in famiglia.

Morale: meglio prevenire che curare…

Alla prossima

Paolo Zanoboni